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FEDE E RAGIONE

 

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PENSIERI

“Quando incominciarono nel 1965 per Carosi i sintomi del male mi disse: “ Io mi ritiro”.
Ma non si ritirò. Venne sempre al Comune e in seguito, quando non poté più alzarsi dal letto, io, insieme ai consiglieri e alla guardia comunale andavo a casa sua. Là mi dava istruzioni e mi diceva il da farsi.
Una volta, stava per scadere il periodo di tempo che aveva stabilito il comune per li medico di Castel di Lama dott.Calvaresi. Per farlo continuare a lavorare doveva essere il Sindaco stesso con la giunta a deliberarlo. Gli telefonai, allora era ricoverato a Bologna.

“Come facciamo?” gli dissi.
“Ritorno io” rispose, e tornò da Bologna per due giorni, poi si ricoverò di nuovo”. - Ettore Nardinocchi -

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A questo proposito è necessario, attraverso la lettura degli appunti scritti in occasione delle sue conferenze negli anni ’46-’47, custoditi dalla vedova Signora Maria Pia Zuppini, ripercorrere le tappe del suo pensiero sulla dottrina sociale della chiesa.
Il pensiero e l’azione sociale di Nicola Carosi scaturivano direttamente dalla conoscenza che aveva dell’insegnamento della Chiesa sul terreno economico sociale.
Al dubbio, per altro diffuso anche in molti cattolici, se con i loro interventi i Papi uscissero dal campo specifico della loro competenza per avventurarsi in un campo estraneo alla religione, Carosi contrapponeva la ferma convinzione che è intendimento della Chiesa occuparsi della questione sociale, non dal punto di vista tecnico, ma esclusivamente sotto il profilo morale e religioso. 
In lui riecheggiava il motivo finale e dominante delle ultime pagine dell’enciclica Quadragesimo Anno, nelle quali l’appello di Pio XI si rivolge alla messa dei fedeli per dire loro che “ai nostri tempi più che mai si ha bisogno di valorosi soldati di Cristo, che si affatichino con tutte le forze a preservare la famiglia umana dalla spaventosa rovina che la incoglierebbe se, col disprezzo degli insegnamenti del Vangelo, si lasciasse prevalere un ordine di cose che conculca le leggi della natura non meno che quelle di Dio.”

Le contrapposizioni  tra “Chiesa e mondo”, “Chiesa e Stato”, “Grazia e Natura”, “Fede e Ragione”, hanno si un loro senso ma non significano che la Chiesa sia completamente al di fuori del mondo.
La Chiesa e il mondo si compenetrano reciprocamente.
La Chiesa è salvificamente presente nel mondo, come si legge nel Vangelo di Matteo essa è: “Lievito“, “Sale della terra”, “Luce”.

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