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DOMENICO STIPA

 

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PENSIERI

“Quando incominciarono nel 1965 per Carosi i sintomi del male mi disse: “ Io mi ritiro”.
Ma non si ritirò. Venne sempre al Comune e in seguito, quando non poté più alzarsi dal letto, io, insieme ai consiglieri e alla guardia comunale andavo a casa sua. Là mi dava istruzioni e mi diceva il da farsi.
Una volta, stava per scadere il periodo di tempo che aveva stabilito il comune per li medico di Castel di Lama dott.Calvaresi. Per farlo continuare a lavorare doveva essere il Sindaco stesso con la giunta a deliberarlo. Gli telefonai, allora era ricoverato a Bologna.

“Come facciamo?” gli dissi.
“Ritorno io” rispose, e tornò da Bologna per due giorni, poi si ricoverò di nuovo”. - Ettore Nardinocchi -

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Vice Sindaco e stretto collaboratore del Carosi II° Amministrazione

Ascoli Piceno,  lì  31.1.1985

Nicola Carosi era gioviale con tutti, aperto ai problemi del prossimo. Si faceva stimare e benvolere da quanti avevano modo di accostarlo. Nel prodigarsi non conosceva limiti. Benché le condizioni economiche della sua famiglia fossero buone, non ne approfittò per farsi al di sopra degli altri meno dotati di beni materiali. Visse alla pari con tutti, servi con generosità e stile quanti a lui si rivolsero con fiducia. Era stimato e ascoltato con rispetto da coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo. Disinteressato  al massimo pagava di persona pur di non mettere nessuno in difficoltà. Costantemente offri la sua disponibilità non con la mira occulta di vantaggi personali, ma con il desiderio autentico di mettersi al servizio. Non servitù ma corresponsabilità; non invadenza ma obbedienza agli ideali, non burocrazia ma intervento sollecito, disinteressato ed efficace. In tutta la sua vita non ebbe mai nemici, ebbe semmai avversari politici con i quali si confrontò, anche aspramente, sul terreno della democrazia. Ma furono sempre indotti dal suo comportamento leale alla comprensione, al rispetto. Annoverava amici soprattutto fra le persone più schiette, più semplici. Fu allergico all’encomio, all’elogio, alla gratificazione, agli onori. Non fu uomo di compromessi ; rispetto le idee degli altri ma credette fortemente alle sue, operando in coerenza con esse.

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