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POESIA A GUERRIERO

 

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PENSIERI

“Quando incominciarono nel 1965 per Carosi i sintomi del male mi disse: “ Io mi ritiro”.
Ma non si ritirò. Venne sempre al Comune e in seguito, quando non poté più alzarsi dal letto, io, insieme ai consiglieri e alla guardia comunale andavo a casa sua. Là mi dava istruzioni e mi diceva il da farsi.
Una volta, stava per scadere il periodo di tempo che aveva stabilito il comune per li medico di Castel di Lama dott.Calvaresi. Per farlo continuare a lavorare doveva essere il Sindaco stesso con la giunta a deliberarlo. Gli telefonai, allora era ricoverato a Bologna.

“Come facciamo?” gli dissi.
“Ritorno io” rispose, e tornò da Bologna per due giorni, poi si ricoverò di nuovo”. - Ettore Nardinocchi -

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Guerriero.

Breve la vita

per il tuo grande spirito,

miniera di ricchezze

sempre nuove,

pronte

per non esaurirsi mai.

Vita

come combattimento interiore

spirito libero

in ricerca

tensione

per traguardi desiderati

valori

di onestà, giustizia e umiltà

aspirazione

ad appagata vita familiare e sociale,

lotta

per vincere il male.

Guerriero

fine intelligenza

profonda cultura

vivo e colorito parlare;

i tuoi scritti

quasi compendio del tuo animo

sensibile

pieni di antichi ricordi

di tradizioni popolari

soffusi di poesia

di mistero

della vita e della morte.

Amore per la montagna

per le grandi altezze

anche spirituali.

A noi

la tua memoria

un grazie al Signore

per averti così creato

la speranza di rivederti.

- Maria Pia Zuppini -

 

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