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DA GUERRIERO A MARIA PIA, 1965

 

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PENSIERI

“Quando incominciarono nel 1965 per Carosi i sintomi del male mi disse: “ Io mi ritiro”.
Ma non si ritirò. Venne sempre al Comune e in seguito, quando non poté più alzarsi dal letto, io, insieme ai consiglieri e alla guardia comunale andavo a casa sua. Là mi dava istruzioni e mi diceva il da farsi.
Una volta, stava per scadere il periodo di tempo che aveva stabilito il comune per li medico di Castel di Lama dott.Calvaresi. Per farlo continuare a lavorare doveva essere il Sindaco stesso con la giunta a deliberarlo. Gli telefonai, allora era ricoverato a Bologna.

“Come facciamo?” gli dissi.
“Ritorno io” rispose, e tornò da Bologna per due giorni, poi si ricoverò di nuovo”. - Ettore Nardinocchi -

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Macerata, 21 maggio 1965

Carissima Maria Pia,

[…] con Nicola, il giorno 13, mi sono recato a Bologna […] il 19 mi dissero lo avrebbero operato, così infatti avvenne. Fu il primo ad entrare in sala operatoria e, durante l’intervento, una suora venne a trovarmi e mi disse che l’intervento era andato bene. Alle 11 lo riportarono nella camera e già aveva ripreso, in parte, conoscenza. Alla sera sono rimasto su e così la notte successiva, solo ieri, alle tre, sono ripartito per tornare a Macerata. Nicola ha sofferto e credo tanto ma ha dimostrato una forza d’animo ed un coraggio che mi ha impressionato. […] Io non ti ho voluto dire niente prima perché Nicola voleva che tu attendessi tranquillamente ai figli; non ha voluto darti preoccupazioni e, solo ad intervento effettuato, mi ha pregato di parlartene. Ecco come stanno i fatti; ringraziamo il Signore che ci ha veramente aiutati e cerchiamo di fare in modo di meritare le sue grazie. Stasera gli telefonerò ancora e domani, se Dio vuole, tornerò ancora a Bologna.

Tanti saluti a tutti.

Guerriero.

7bis

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