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29 AGOSTO 1949

 

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PENSIERI

“Quando incominciarono nel 1965 per Carosi i sintomi del male mi disse: “ Io mi ritiro”.
Ma non si ritirò. Venne sempre al Comune e in seguito, quando non poté più alzarsi dal letto, io, insieme ai consiglieri e alla guardia comunale andavo a casa sua. Là mi dava istruzioni e mi diceva il da farsi.
Una volta, stava per scadere il periodo di tempo che aveva stabilito il comune per li medico di Castel di Lama dott.Calvaresi. Per farlo continuare a lavorare doveva essere il Sindaco stesso con la giunta a deliberarlo. Gli telefonai, allora era ricoverato a Bologna.

“Come facciamo?” gli dissi.
“Ritorno io” rispose, e tornò da Bologna per due giorni, poi si ricoverò di nuovo”. - Ettore Nardinocchi -

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Carissima Maria Pia.

Ieri sera non sono tornato in comune a scrivere alla mia Maria Pia perché per tutta l’intera giornata babbo è rimasto a letto per la gamba ed io ho dovuto sostituirlo lì nel mulino. Maria Pia la mia giornata si divide in diverse specializzazioni , una volta sono intento a rimettere a punto il macchinario, una volta la vanga poi il mugnaio, il perito, il sindaco; come vedi è un minestrone la mia giornata, ma mi contento e non mi lagno.

Prima pensavo ad uscire, andare a passeggio, gironzolare a destra e a sinistra non concludere niente, ma oggi comprendo che la vita deve essere intessuta di lavoro.Il lavoro non si deve prendere come un castigo come una punizione, ma come una missione che l’uomo ha da compiere al cospetto di Dio e degli uomini.

Maria Pia in questi giorni ho pensato di arrivare a Pantaneto, ma se babbo non migliora non posso abbandonarlo. Due doveri si combattono in me e precisamente quello di essere da te e nello stesso tempo rimanere vicino a mio padre. […] Oggi ho ricevuto la tua lettera nella quale mi dici che tornerai in Ascoli lunedì; spero di essere là in mattinata.  […] Guerriero parte questa notte per Roma e torna lunedì in modo che io poi posso portarmi in Ascoli per il tuo ritorno.

Son contento nel vedere che anche tu ti preoccupi per tirar fuori i documenti necessari per il matrimonio. Son contento che mi ricordi il dovere, l’importanza dell’atto che stiamo per compiere. Mi dici di valutare bene l’amore il sacrificio in modo da comportarti sempre bene un altro giorno ed hai pienamente ragione. Mi esorti a scegliere con umiltà la mia via e nello stesso tempo mi preghi di essere fermo nei miei propositi e di comportarmi degnamente. […] Ancora la tua lettera continua: se non ti senti di agire così torna sui tuoi passi e cerca altrove la pace e la felicità.

Son tornato indietro ed ho cercato la pace e la felicità e l’ho trovata solamente ed esclusivamente con te o mia Maria Pia. Che il Signore ci benedica e espanda su di noi copiose le sue grazie.

Tanti auguri e saluti dal tuo Nicola

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